L’importanza della sanificazione nell’era post Covid

Nell'attuale contesto globale, l'attenzione verso la sanificazione e la pulizia degli ambienti ha assunto una rilevanza senza precedenti. Dalla casa al luogo di lavoro, la necessità di vivere e lavorare in ambienti puliti e sicuri è diventata una priorità fondamentale. In questo articolo esploreremo l'importanza della sanificazione, con un'attenzione particolare alle esigenze emerse dopo la pandemia COVID-19.

L'importanza della sanificazione

La sanificazione degli ambienti non è solamente una questione di comfort, ma anche di salute e sicurezza. Ambienti puliti non solo creano una condizione più piacevole e accogliente, ma riducono anche significativamente il rischio di diffusione di malattie infettive. La presenza di agenti patogeni come virus, batteri e funghi può portare ad una serie di malattie: dall’influenza comune ad infezioni respiratorie più gravi; può colpire in particolare le persone più vulnerabili come anziani e individui con sistemi immunitari compromessi. Inoltre, la pulizia regolare degli ambienti può contribuire a ridurre l’incidenza di allergie e problemi respiratori, migliorando così la qualità della vita di coloro che frequentano quegli spazi. Pertanto, investire nella sanificazione degli ambienti significa, anche, investire nella salute e nel benessere di tutti coloro che li utilizzano o ci vivono, sia che si tratti quindi di luoghi di lavoro, scuole, ospedali o abitazioni.

L'impatto del COVID-19

La pandemia da COVID-19 ha provocato un’immediata e drammatica rivoluzione nella percezione dell’igiene e della sanificazione degli ambienti. Con la rapida diffusione del virus a livello globale, è emersa una consapevolezza senza precedenti riguardo alla necessità di adottare misure preventive efficaci per limitare la trasmissione della malattia. La pulizia e la disinfezione regolare degli ambienti sono diventate pratiche fondamentali per ridurre il rischio di contagio e proteggere la salute delle persone.

L’urgente necessità di controllare la diffusione del virus ha portato all’adozione di protocolli rigorosi di sanificazione in una vasta gamma di ambienti, compresi ospedali, scuole, uffici e mezzi di trasporto. Gli operatori sanitari e il personale addetto alle pulizie hanno lavorato instancabilmente per mantenere gli ambienti il più possibile sicuri e igienici, implementando procedure di pulizia più frequenti e approfondite.

Inoltre, la pandemia ha evidenziato l’importanza della sanitizzazione delle superfici come parte integrante delle strategie di prevenzione. Studi scientifici hanno dimostrato che il virus SARS-CoV-2 può sopravvivere su diverse superfici per diverse ore o addirittura giorni, aumentando il rischio di trasmissione attraverso il contatto con oggetti contaminati. Di conseguenza, la pulizia e la sanificazione regolare di superfici comuni come maniglie delle porte, scrivanie, banconi e dispositivi touchscreen sono diventate pratiche standard per ridurre il rischio di contagio.

La pandemia da COVID-19, quindi, ha posto in evidenza la critica importanza della sanificazione degli ambienti per proteggere la salute pubblica e contenere la diffusione di malattie infettive. Questa esperienza ha cambiato radicalmente il modo in cui consideriamo l’igiene e la pulizia degli ambienti, rendendo la sanitizzazione una priorità indiscussa per garantire ambienti sicuri e salubri per tutti.

Necessità di sanificazione negli ambienti di lavoro

Come abbiamo visto fino ad ora, stare in contesti puliti e privi di rischio dovrebbe essere garantito di base da e per qualunque tipologia di lavoro o attività, ma è giusto porre attenzione su tutti quegli ambienti e contesti lavorativi ad alto rischio batteriologico, come ospedali, laboratori e industrie alimentari, dove la sanificazione diventa un imperativo. La presenza di agenti patogeni può compromettere la salute degli operatori e la qualità dei prodotti. È essenziale implementare sistemi di sanificazione efficaci per garantire ambienti sicuri ed igienici.

Tra i vari sistemi di sanificazione disponibili, uno dei più innovativi è UV-SAN. Questo sistema utilizza la luce ultravioletta per eliminare batteri, virus e altri microrganismi presenti negli ambienti, offrendo un’efficace soluzione per la disinfezione degli spazi.

Sanificazione certificata: una garanzia di qualità

Come abbiamo visto, le caratteristiche dello spazio in cui si lavora influenzano notevolmente l’atteggiamento e la produttività del personale. Il benessere aziendale, infatti, riflette direttamente sulla qualità del lavoro svolto e sulla motivazione dei dipendenti. In un ambiente di lavoro stimolante e produttivo, la pulizia dell’ufficio e la cura dell’ambiente diventano fondamentali.

Un ambiente di lavoro ideale è pulito, ben illuminato e con una buona qualità dell’aria è un luogo in cui lavorare in modo confortevole e sicuro. Qui entra in gioco la sanificazione certificata, che svolge un ruolo cruciale nel garantire standard elevati di igiene e sicurezza.

Durante il periodo dell’emergenza pandemica, la sanificazione è stata necessaria solo in determinati casi, come in risposta a un contagio accertato. Tuttavia, non era obbligatoria, sebbene rappresentasse un valore aggiunto per l’azienda; benché non sia tutt’ora un obbligo, rimane uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi di salute e sicurezza sul lavoro.

Il D.lgs. 81/08 stabilisce gli obblighi del datore di lavoro, tra cui la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e la formazione sulla sicurezza per i dipendenti. La sanificazione certificata non è esplicitamente richiesta, ma è strettamente funzionale al raggiungimento di questi obiettivi.

Il costo delle malattie contratte sul lavoro a causa della scarsa pulizia

La necessità di operare in ambienti salutari si rivela essere anche un’esigenza economica in un certo senso, anche ammesso che si voglia tralasciare il fattore umano ed il rischio a cui è sottoposto, come vedremo di seguito, dal punto di vista di un’azienda non è conveniente nemmeno a livello economico tralasciare determinati aspetti o comunque far lavorare i propri dipendenti in determinate condizioni.

Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), ogni anno si verificano circa 2,78 milioni di decessi a causa di malattie professionali o correlate al lavoro. Un numero significativo di queste malattie è attribuibile a condizioni lavorative insalubri e alla mancanza di igiene negli ambienti di lavoro. L’esposizione a microbi e agenti patogeni può portare ad una serie di malattie, tra cui infezioni respiratorie, disturbi gastrointestinali e dermatiti, causando non solo gravi conseguenze per la salute dei lavoratori, ma anche significativi costi economici per le aziende e i sistemi sanitari; contrariamente a quello che si pensa, non è un problema che riguarda solo aziende di un certo tipo o che lavorano con determinate sostanze che, certamente sono più a rischio, ma indipendentemente dal settore è opportuno mantenere sempre i luoghi puliti e sanificati: è proprio quando si “abbassa la guardia” che il rischio diventa concreto.

Conclusione

L’importanza della sanificazione degli ambienti è un tema di grande attualità, reso ancora più cruciale dalla recente pandemia da COVID-19. Garantire la pulizia e l’igienizzazione degli ambienti, soprattutto in contesti lavorativi ad alto rischio batteriologico, è fondamentale per proteggere la salute e la sicurezza di tutti. Sistemi innovativi come UV-SAN offrono soluzioni avanzate per affrontare queste sfide e promuovere ambienti più sicuri e salubri per tutti.

L’obiettivo è riconoscere la Sanificazione quale elemento di primaria importanza non solo in relazione all’emergenza pandemica da SARS CoV-2 ma come “prassi standard” di prevenzione della diffusione delle malattie infettive sul lavoro. Un argomento che offre spunti di approfondimento, anche per i prossimi anni, in relazione all’igiene dei luoghi di lavoro nonché alla salute e sicurezza sia dei lavoratori in generale sia degli operatori impegnati nelle pulizie e sanificazioni aziendali.

La drammatica esperienza vissuta durante la pandemia ha messo in evidenza un problema spesso sottovalutato: il fatto che le superfici possono essere veicolo di trasmissione di agenti patogeni. Questo è stato un esito di non poco conto perché ha reso le persone consapevoli che la pulizia e la sanificazione sono un mezzo fondamentale per tutelare la salute e impedire che microrganismi patogeni proliferino sulle superfici inanimate di luoghi di vita e di lavoro.

Sanificare, oltre che racchiudere il concetto di manutenzione degli edifici e il mantenimento di condizioni di benessere e di decoro, diventa quindi, una vera e propria misura di prevenzione. Un valore che, a macchia d’olio, si è esteso nel tempo dagli operatori del settore al cittadino comune divenuto sempre più esigente e desideroso che gli ambienti da lui frequentati – pubblici, privati, di lavoro, di svago o di trasporto – siano puliti in modo da garantire salubrità e sicurezza. 

Per la prima volta si è parlato seriamente, anche a livello istituzionale, di sanificazione che, è importante evidenziarlo, rappresenta un “complesso di procedimenti e di operazioni” che comprende attività di pulizia e attività di disinfezione, che vanno intese come un insieme di attività interconnesse tra di loro. Tanto è stato scritto e detto che la cultura della pulizia si è diffusa oltre la specifica competenza degli operatori del settore, rendendo di uso comune l’utilizzo di termini riferiti a macchinari, attrezzature, prodotti chimici e altre tecnologie, progettate specificatamente per raggiungere determinati standard di igiene e seguendo determinate procedure. 

Si può senza dubbio affermare che, finché la gente ricorderà i sacrifici affrontati durante il Covid e di come sia stato possibile uscirne, grazie anche all’innalzamento degli standard di pulizia e ai lavoratori che li hanno resi possibili, fino ad allora avremo a disposizione un’incredibile arma di prevenzione che consentirà di vivere in ambienti più puliti, più sicuri, più sani e, di conseguenza, migliori per il benessere collettivo. La sanitizzazione degli ambienti non è solo una pratica reattiva, ma piuttosto un investimento proattivo nella salute e nella sicurezza di tutti coloro che frequentano gli spazi lavorativi. Educare sulle pratiche di igiene e sanificazione, implementare protocolli rigorosi e adottare tecnologie innovative come UV-SAN sono passi cruciali verso un futuro in cui la prevenzione delle malattie sul luogo di lavoro è una priorità indiscussa. 

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